L’irresistibile richiamo del gattino


Se sei a caccia di “mi piace” sulla tua pagina facebook scommetti sul tuo gattino!
Sull’origine dell’irresistibile attrazione per i cyber-gatti circolano diverse teorie fra cui l’empatia viscerale che si crea con gli esseri umani e la somiglianza dei tratti del viso tra neonati e gatti. Gli occhi grandi e molto espressivi, in particolare, sembrano ricordare quelli dei bambini solleticando l’istinto materno e protettivo delle persone. A questo aspetto biologico va ad aggiungersi una considerazione prettamente sociologica: i padroni dei gatti sono solitamente molto fieri dei loro animali domestici ma non hanno molti luoghi dove mostrarli. Niente passeggiate serali, dog park, uscite in spiaggia che gratificano i proprietari dei cani: l’unico luogo in cui metterli in mostra sono le pagine del web e dei social network! Ma per spiegare il fenomeno vengono scomodati anche psicanalisti (il successo web dei mici sarebbe legato al loro essere avvolti da un’aura mistica, nell’immaginario collettivo e nell’inconscio) e medici. Secondo un recente studio dell’Università dell’Indiana, pubblicato su Computers in Human Behaviour e riportato dall’ANSA, guardare video di gatti stimola energia, emozioni positive e al contempo allontana dallo spettatore sentimenti negativi. Una specie quindi di pet therapy “low cost”, un toccasana per l’umore!
► Solo lo scorso anno su YouTube sono stati pubblicati oltre 2 milioni di video a tema, con un numero di visualizzazioni che ha sfiorato i 26 miliardi. I filmati “felini” hanno una media di visualizzazioni per video che supera quella di ogni altra categoria di contenuti su YouTube.
► Per i 10 anni di YouTube (a maggio 2015) la Stampa ha stilato una classifica dei gatti più visti di sempre. Al decimo posto “Il gatto grandioso” (23,8 milioni di utenti), sul podio “Mamma gatta che abbraccia il gattino” (57,8 milioni di utenti), “La chiacchierata fra 2 gatti” (59 milioni di utenti) e – vera star del web – il “Gatto arrabbiatissimo” con ben 88 milioni di utenti!
► Nel 2012 Google X ha condotto un esperimento creando un mega-computer composto da mille unità operative per un totale di 16000 processori, un’enorme rete neurale funzionante come una mente analitica. L’elaboratore è stato lasciato “libero” di apprendere, esaminando dieci milioni di video di Youtube, scelti casualmente, senza input umano in nessuna fase. Il mega computer ha iniziato a selezionare le informazioni e categorizzarle e tra le 20mila forme sottoposte al processo di riconoscimento ne ha particolarmente gradita una… quella del gatto!

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